Cenni storici

Cenni storici

«Nel mezzo della città si apre via Spaccanapoli, un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l’enorme agglomerato. È il cuore di questaÂbabele della storia. Qui visse e morìÂBenedetto Croce»

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Il decumano inferiore, comunemente chiamato Spaccanapoli, è un’arteria viaria delÂcentro antico di Napoli ed è una delle vie più importanti della città.

Essa è insieme con ilÂdecumano maggiore e ilÂdecumano superiore (decumani di Napoli), una delle tre strade principali dell’impianto urbanistico progettato in epoca greca e che attraversavano in tutta la loro lunghezza l’antica Neapolis.

La strada è anche volgarmente chiamata “Spaccanapoli” in quanto divide nettamente, con la sua perfetta linearità, la città antica tra il nord e il sud.

In origine il tracciato sorgeva dallaÂpiazza San Domenico Maggiore e proseguiva fino aÂvia Duomo. In epoca romana, la via si allungò e inglobò anche la zona dell’attualeÂpiazza del Gesù Nuovo come testimoniano i resti delle terme romane ritrovate sotto il chiostro dellaÂbasilica di Santa Chiara.

Il decumano si suddivide in tre spezzoni:

·       ÂIl tratto incominciava daÂpiazza del Gesù Nuovo per proseguire per l’attuale via Benedetto Croce, passando perÂpiazza San Domenico Maggiorepiazzetta Nilo eÂlargo Corpo di Napoli;

·       ÂLa parte centrale è via San Biagio dei Librai;

·       ÂInvece, via Giudecca Vecchia, una parte diÂForcella, superato l’incrocio conÂvia Duomo, costituisce il tratto finale del decumano.

La moderna concezione di “Spaccanapoli” invece include anche le espansioni che si sono avute nel corso delÂXVI secolo le quali hanno visto allungare il tratto iniziale fino aiÂQuartieri Spagnoli. Intendendo il toponimo Spaccanapoli, il decumano incomincia allora da via Pasquale Scura, sita sulla cima deiÂQuartieri Spagnoli. Subito dopo si arriva alla parte centrale, che incomincia con l’incrocio diÂvia Toledo, ed è formata dalle vie Maddaloni, Domenico Capitelli, Benedetto Croce e San Biagio dei Librai. Il lato su Forcella invece rappresenta il tratto finale.

Lungo via San Biagio dei Librai, uno dei cardini (o stenopos) che sale verso nord, collegando il decumano inferiore a quelloÂmaggiore, èÂvia San Gregorio Armeno.